Saranno le indagini della Polizia stradale di Arona a cercare di fare luce sulla dinamica dell’incidente costato la vita ad un uomo di 74 anni di Castelletto Ticino. Franco Anelli, questo il suo nome, è morto investito da un camion della raccolta rifiuti appartenente al Consorzio Medio Novarese Ambiente. L’incidente è avvenuto a margine della statale 33 del Sempione: secondo quanto ricostruito il camion stava facendo retromarcia e ha colpito in pieno il pensionato. Immediati i soccorsi del 118 ma purtroppo per il 74enne non c’è stato nulla da fare. La salma è stata trasportata all’obitorio dell’ospedale Santissima Trinità di Borgomanero. La Polizia stradale ha intanto sentito l’autista, iscritto nel registro degli indagati, per acquisire la sua versione dei fatti.

È accaduto tutto in pochi istanti: è salito su una pianta per prendere delle noci ma ha perso l’equilibrio ed e caduto a terra, perdendo la vita praticamente sul colpo. Pierluigi Capellaguzzi, 63 anni di Villadossola, è morto ieri pomeriggio a Cuzzego, frazione di Beura Cardezza. Sul posto è accorso subito il 118 che però purtroppo non ho potuto fare nulla per salvarlo. Come purtroppo non è stato possibile salvare Gianluca Demasi, il trentenne originario della Calabria che giovedì scorso era caduto da un ponteggio mentre lavorava in un cantiere a Malesco. Il giovane operaio era ricoverato all’ospedale Maggiore di Novara. Sarà l’inchiesta aperta da carabinieri e Spresal a cercare di fare luce sulle cause della tragedia. Domani l’autopsia.

È stato probabilmente un malore la causa dell’incidente avvenuto ieri verso mezzogiorno in località Tre Ponti a Verbania. Un uomo di 56 anni mentre viaggiava verso Suna ha perso il controllo della sua Fiat Panda, ha sbandato e ha finito per ribaltarsi su un fianco abbattendo il palo della luce posto all’inizio della biforcazione della statale 34, proprio davanti alla vecchia casa cantoniera. L’uomo non ha riportato per fortuna ferite gravi, ma per estrarlo dall’abitacolo è stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco. Il 118 l’ha poi trasportato in ospedale mentre sulla statale, come succede sempre in questi casi, si sono formate lunghe code. Code che si sono registrate poi anche per un altro incidente, anche in questo caso senza feriti gravi, che si è verificato a Fondotoce verso le 16.

Una piccola piantagione di marijuana nel giardino di casa. È quanto possedeva un 36enne originario del Varesotto domiciliato a Gravellona Toce, già noto alle forze dell’ordine per precedenti legati proprio agli stupefacenti. Le 6 piante che coltivava, una delle quali alta quasi 2 metri, nonostante fossero ben occultate emanavano anche oltre il giardino il loro caratteristico odore. Ed è probabilmente quest’ultimo che ha generato i sospetti che hanno portato alla perquisizione degli agenti del Commissariato di Omegna. Nell’abitazione del giovane i poliziotti hanno anche trovato, e sequestrato come le piante, un bilancino di precisione. Il 36enne è stato quindi denunciato a piede libero per il reato di coltivazione di sostanze stupefacenti

Durerà circa tre settimane il senso unico alternato che dalla mattinata di domani, martedì 10 settembre, sarà istituito lungo la statale 34 del lago Maggiore, più precisamente al km 32,100, ovvero all’altezza della frazione cannobiese di Carmine. Anas infatti prevede che il cantiere si chiuderà il 3 ottobre. Come spiega l’ente stradale si tratta ancora una volta di lavori di messa in sicurezza del versante roccioso a monte della statale, con posa di reti in aderenza sulla pendice ed il consolidamento di alcune placche rocciose localizzate. Un intervento localizzato in attesa che partano quelli complessivi su tutto il tratto della statale da Ghiffa al Confine. Il senso unico non sarà a fasce orarie ma sarà sempre attivo.

A più di due mesi dal fatto è finito in carcere il 27enne rumeno che il 24 giugno scorso aveva ferito gravemente il titolare di un ristorante pizzeria di via Manzoni a Pallanza. Il giovane, che fino a pochi giorni prima lavorava nel locale come cameriere, aveva colpito l’uomo alla giugulare con una bottiglia di birra rotta, provocandogli gravissime lesioni. Le indagini dei carabinieri per ricostruire l’esatta dinamica dell’accaduto sono ufficialmente ancora in corso, ma intanto il titolare del fascicolo, il sostituto procuratore di Verbania Gianluca Periani, ha chiesto e ottenuto dal gip un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, eseguita dai militari del Nucleo operativo e radiomobile verbanese nella comunità dove il 27enne si trovava. Ora è detenuto nel carcere di Pallanza: l’accusa per lui è tentato omicidio.